La nostra varietà preferità, ovviamente certificata biologica.

Facente parte della cossidetta mandorla di Toritto,  presidio Slow Food e riconosciuto come prodotto tipico pugliese, inserita nella P.A.T. (lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – MIPAAF), la Filippo Cea ha un eccezionale profilo organolettico e nutrizionale.

Vari studi condotti dall’ex stazione agraria e successivamente dall’Istituto sperimentale agronomico di Bari, che hanno rilevato l’elevato contenuto in olio di questo frutto (59,57 %), di cui quasi il 74 % è rappresentato dall’acido oleico, seguito da un 18,6 % di acido linoleico. Questi acidi grassi giocano un ruolo di estrema importanza nell’alimentazione umana, così come riconosciuto dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha autorizzato l’utilizzo di specifici claims salutistici in riferimento a queste molecole e al loro effetto nel contrastare l’aumento della concentrazione ematica del colesterolo.

La “Filippo Cea” contiene tocoferolo, importante componente della vitamina E che, oltre ad espletare un’importante azione antiossidante nell’organismo umano, rallenta i processi di ossidazione degli acidi grassi insaturi, ostacolando i processi di invecchiamento. Oltre all’ormai consolidato impiego nelle preparazioni dolciarie, in risposta ai sempre più frequenti casi di malattie metaboliche (intolleranza al lattosio) e alle richieste di una fetta di mercato in continua espansione, qual è quella dei consumatori vegetariani o comunque attenti al consumo di prodotti ecosostenibili e di qualità, è stata avviata la lavorazione del latte di mandorla “Filippo Cea” per la produzione di alternative vegetariane alle classiche produzioni lattiero-casearie, in particolare formaggi freschi e caciotte, caratterizzate da uno spiccato contenuto aromatico/nutrizionale che le differenzia dalle precedenti produzioni a base di latte di soia e latte di riso.

Fonte “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

 

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